Stregatto
martedì, settembre 29, 2009 | Author: Ale [Tredici]


Se non ci fosse un domani
domenica, settembre 20, 2009 | Author: Ale [Tredici]
Circa 200 anni fa Benjamin Franklin spiegò al mondo il segreto del suo successo: non fare mai domani quello che puoi fare oggi. È l'uomo che ha scoperto l'elettricità, molti di noi dovrebbero ascoltare quello che ha detto.
Non so perché noi procrastiniamo le cose, ma se dovessi indovinarlo direi che ha molto a che fare con la paura. Paura del fallimento, paura del dolore, paura del rifiuto. Talvolta la paura è solo quella di prendere una decisione perché ...se ti fossi sbagliato? Se stessi facendo uno sbaglio irrimediabile? Di qualunque cosa si abbia paura, di sicuro c'è una verità: nel momento in cui il dolore di non fare una cosa diventa più forte della paura di farla, ci si sente come se si avesse un tumore gigantesco.


L'uccellino mattiniero acchiappa il verme. Chi ha tempo non aspetti tempo. Colui che esita è perduto. Non possiamo far finta che non ci sia stato detto: abbiamo sentito i proverbi, abbiamo sentito i filosofi, abbiamo sentito i nostri nonni che ci ammonivano sullo spreco del tempo, abbiamo sentito i poeti maledetti che ci spingevano a prendere al volo il momento. Però qualche volta dobbiamo cavarcela da soli. Dobbiamo compiere i nostri errori. Dobbiamo imparare sulla nostra pelle. Dobbiamo spazzare le possibilità dell'oggi sotto il tappeto del domani, fino a che non potremo più farlo, fino a che non comprenderemo da soli quello che voleva dire Benjamin Franklin: che cercare risposte è meglio che farsi domande, che stare svegli è meglio che dormire.

E anche il più terribile fallimento,
anche il peggiore,
il più irrimediabile degli errori,
è di gran lunga preferibile al non averci provato.


[ Grey's Anatomy ]

Pesante
giovedì, settembre 17, 2009 | Author: Ale [Tredici]

Perché quest'uomo non vuole cadere,
nonostante sappia
perfettamente
che il cielo che lo aspetta non sia
poi
così male?



Lettera aperta a Mart. Giulia
martedì, settembre 15, 2009 | Author: Ale [Tredici]
Non riesco a trovare una ragione per la quale vorrei fare il chirurgo. Riesco a trovarne migliaia per cui dovrei smettere. Rendono apposta le cose difficili. Abbiamo delle vite nelle nostre mani. Arriva un momento in cui diventa più che un semplice gioco. E puoi fare quel passo in avanti, oppure voltarti e andare via. Potrei mollare, ma c'è un problema: mi piace troppo l'arena.

[ Meredith Grey - Grey's Anatomy ]


Oh, sì. Temo proprio che tu abbia letto bene. E mi sa proprio che quella Mart. Giulia del titolo sia tu. Ecco. Già ti immagino. A questo punto dovresti essere di un colorito avorio tendente al cenceo, causato dall'asia oddio-ora-cosa-scriverà-è-pazzo. Ora invece stai ripassando mentalmente la mappa di casa tua per individuare la posizione del coltello più vicino, quindi il tuo volto ha assunto una tonalità verde violastra. Adesso invece... No, non ancora. Giuli, no, non hai coltelli nello studio, rinuncia! Ecco! Adesso - a regola - starai respirando lentamente e ti starai dicendo che bisogna perlomeno arrivare in fondo al post prima di scegliere la maniera più crudele per uccidermi.

E, in effetti, questo è proprio quello che spero. Non il progettare la mia morte, ovvio. Intendo il proposito di arrivare in fondo alla lettera. Quindi direi che questo è il momento buono per cominciare a scrivere qualcosa di sensato, perché se continuo a tergiversare tu torni alla tua ricerca della lama più affilata.

Dunque. Sai bene quanto io sia ansioso prima delle prove importanti. Era così al Liceo e non sono cambiato poi molto all'Università. Per la Maturità quasi svenivo, dovresti ricordare. Di solito, però, quando sono gli altri a dover sostenere una prova, riesco a mantenere una certa lucidità. Ecco. Stavolta no! Sono stato in "ansia che non hai idea" quando tu eri a Pisa o a Milano o chissà dove per svolgere quel caspita di test di ammissione. Per questo quando mi hai detto che eri entrata ho esultato come se fossi entrato io. Che poi per carità: che tu sia una ragazza intelligente, e brava, e che tu avessi studiato un mucchio quest'estate era sottinteso. Non è mancanza di fiducia, ma quest'anno ero piuttosto negativo riguardo al tuo ingresso. Forse perché mi ricordavo della tua delusione dell'anno scorso, o forse perché mi preparavo psicologicamente all'idea che mi potessero chiudere la porta in faccia. Ops, pardon, che TI potessero chiudere la porta in faccia. E invece no, eccoti qua, a scintillare tra Alessio Luchetta e Roberta Iozzo.

La mia amica ha superato questo test di ammissione, in barba a tutto e a tutti, in barba alla Gelmini che aumenta il numero di domande di cultura generale, come se la prova non fosse già basata per selezionare i superdotati del fattore C; in barba alle delusioni e alla gente insignificante; in barba alle vacanze e al sole e alla montagna; in barba a me, perché ovviamente quando non voglio sono bravissimo a combinare qualche casino, come infavolarmi per esempio; in barba a Ivana Raffa e al suo stupido oroscopo cattivo con i nati sotto il segno della Bilancia.

Forse è un po' presto per parlare di specializzazione, ma invece vorrei cominciare ad analizzare le branche della medicina a cui potresti essere più portata. Vediamo...
Chirurgia. Oh, beh. Un'inclinazione non indifferente, direi. Quando sono disperato, il mio cuore lo aggiusti benissimo. E questi sono gli interventi più difficili da fare; gli altri... bazzecole.
Psichiatria. In questo mondo? Una psichiatra perfetta. Come dice tuo babbo, c'è una tale concentrazione di soggetti clinicamente interessanti non indifferenti!, specie in una facoltà di nostra conoscenza. E poi quando sarò completamente pazzo (quando, insomma, vivrò su una mela) un'amica psichiatra può sempre far comodo.
Pediatria. Ohhh. Perché siamo tutti in fondo un po' bambini.
Medicina legale. Molto molto molto affascinante. Serve sempre un medico legale sulla scena del crimine. A Distretto di Polizia, per esempio, o a CSI. Peccato che non mi potrai essere d'aiuto. Come sai, io non morirò. (Nota dell'Autore: qui me la sono un po' gufata, ma come frase è molto teatrale!)

Ho scritto anche troppo. Ehi, non tirare un sospiro di sollievo solo perché hai capito che sto concludendo! Scusami, ma dovevo scriverti questa cosa. Figuriamoci se un evento così importante non merita una nota nel blog dei ricordi. Anche Morgan se ti conoscesse ti farebbe un sorriso (e allora tu cadresti svenuta perchè Morgan ti ha sorriso!). Tivvubbì.

Ale

P.S. So perfettamente che nonostante tu sia arrivata fino in fondo alla lettera, il desiderio di ammazzarmi non sia scemato minimamente. Però mi sovviene che mi devi una coca cola (le labbra di Dorian Gray, ricordi?). Beh, te la abbuono. E siamo pari così, no?
Ode a Will & Grace
martedì, settembre 08, 2009 | Author: Ale [Tredici]
Un anno fa pensavo che niente e nessuno potesse battere la comicità di Friends. Era in assoluto il più bel telefilm di tutti i tempi, quello di cui credevo che non mi sarei mai stancato. E su dieci stagioni ne ho viste la bellezza di 7. Nelle prime due stagioni non smettevo di ridere dall'inizio alla fine della puntata. E i personaggi, le trame, gli intrecci, sono davvero ben sviluppati.

Poi, una notte d'estate, per caso, ho acceso Sky e davano una puntata di Will & Grace. "Proviamo!" ho detto. Solitamente mi piacciono i telefilm con le risatine di sottofondo, e non avevo niente da fare. Quindi perché no? Una puntata fantastica. Ho subito capito che Karen sarebbe stato il mio personaggio preferito. Non avevo ancora capito che tutto il telefilm avrebbe pian piano scalato la classifica dei miei serial preferiti. Col passare del tempo avrebbe debellato il Dr House, sorpassato Heroes e addirittura detronato Friends. Ohhh myyy Goood (come direbbe la ricorrente ragazza di Chandler).

E così, due giorni fa, col classico sacchetto di biscotti e un'inusuale Fanta che sostituiva momentaneamente il succo alla pera (ecco come mai poi mi gonfia la pancetta! colpa dei telefilm...) ho visto l'ultimo episodio dell'ultima serie di Will & Grace. Otto stagioni, più o meno centosettanta episodi. Mi hanno fatto ridere, commuovere, ingrassare, ma soprattutto mi hanno insegnato tante tante tante cose, alcune di queste fondamentali. Per questo lo consiglio a tutti!

E adesso... il toto-telefilm. In cosa consiste?
Beh. Adesso sono sprovvisto di un telefilm da guardare. Quindi, poiché ne esistono tantissimi in circolazione, la scelta è difficile. Mi consigliate?
Vi do alcune dritte.

1) Preferirei non teen drama, grazie. Roba tipo Beverly Hills, Dawson Creek, OC, Gossip Girl, Summerland, One Tree Hill... No, no. Non finiscono mai e nessuno si mette mai con quello che vorresti tu. E poi sono totalmente inverosimili! Nessuna ragazza va a scuola con gli stivali e non esiste che tutti i ragazzi della città siano dei fenomeni a surfare. Quando avevo sei anni guardavo Beverly Hills con mio papà - era un appuntamento fisso - e probabilmente ne sono rimasto scioccato.

2) Non Lost. Sì, lo so, è bello, etc etc. Ma ci ho provato. E arrivato alla tredicesima puntata, ho detto basta. Il meccanismo di Lost è semplice: ad ogni puntata creare un mistero nuovo e non risolvere quello precedente. Certo, può essere accattivante all'inizio, ma dopo tredici puntate comincia a stuccare. E quando oltre ai segnali radio, oltre al mostro, oltre ai furti, oltre ai cinesi, oltre alle premonizioni, oltre all'assassino, oltre agli abitanti, oltre a tutto questo si è aggiunta UNA BOTOLA... no, basta, basta, grazie.

3) Ho visto il Smallville fino alla quinta stagione (sapete, la stagione dove la kriptonite la trovavi anche nelle barrette di cioccolata) e il Dr House fino alla quinta stagione (ehi, ora che ci penso mi fermo sempre alla quinta!). Quindi quelli no, li conosco. Ho visto anche Heroes fino alla terza stagione, e i primi quattro episodi di Supernatural. E quattro episodi bastano per afferrare questo semplice concetto: Supernatural è prevedibile e completamente privo di trama. Credo che sia stato creato per far sfilare i due protagonisti. Dicono che sono attori ma più che altro sono modelli.

Ecco, non dovrebbero esserci altre indicazioni da dare.
Mi raccomando, conto sul vostro aiuto!


P.S. Domattina ho un esame. E non sono agitato. O sto guarendo, o ho una malattia ben più grave.